Quello della guida automatica è un settore che fa sognare molti. E’ un settore di sperimentazione della tecnologia che non solo potrebbe tornare molto utile (si parla di “auto del futuro”) ma soprattutto è testato per rendere la guida sempre più sicura e ridurre gli incidenti. Dopo l’incidente mortale di Joshua Brown, il primo causato da pilota automatico, Tesla fa un passo indietro.

Tesla è sotto osservazione per una serie di motivi: la notizia dell’incidente è stata data molto dopo l’avvenimento, e adesso utenti ed azionisti vogliono sapere che cosa non ha funzionato. Da parte sua Tesla ha sempre dichiarato che la funzionalità del pilota automatico è da accompagnare alla “presenza” anche fisica delle mani del pilota sul volante. Insomma, non basta un pilota automatico, non si può fare altro mentre l’auto guida, o si rischia grosso.

Intanto però a far tremare il gigante Tesla giunge la notizia di un altro incidente, fortunatamente senza alcuna vittima o ferito. Una Model X si è schiantata contro venti paletti in legno che delimitavano la strada, a 60 miglia orarie. Il software del pilota automatico non ha riconosciuto la presenza di ostacoli.
Ma i problemi per Tesla potrebbero essere solo all’inizio: la famiglia di Joshua Brown si sta rivolgendo a dei legali per denunciare la casa.