Facebook accusato di utilizzare il microfono per spiarci

A lanciare l’allarme è Kelly Burns, un professore e tecnico esperto in comunicazioni di massa nell’università del South Florida, ovvero che Facebook utilizzerebbe il microfono dei nostri smartphone per ascoltare ciò che diciamo.

Coma mai Facebook dovrebbe fare una cosa simile? A tutti i colossi della tecnologia (e non solo) interessa ciò che cerchiamo su Google, quello che diciamo in chat con gli amici o le nostre necessità, questo per proporci delle pubblicità mirate ai nostri bisogni.
Per esempio, se su Google effettui molte ricerche con parole chiave come “dieta”, “dimagrire”, “ingrassare”, “dietologa” eccetera, sarà molto facile che la prossima pubblicità su cui metterai gli occhi riguarderà proprio quegli argomenti.

Tornando al fatto, il professore lancia i suoi sospetti dal momento che Facebook, sin dalla sua installazione, richiede l’accesso al microfono, tuttavia l’azienda risponde cosi: “Abbiamo l’accesso al microfono solo se l’utente ha espressamente dato il permesso all’applicazione e ciò avviene solamente  se si sta utilizzando una determinata funzionalità specifica che richiede audio”.
Il professore non ha mostrato alcuna prova reale, ma soltanto supposizioni, ed in ogni caso, è possibile in ogni momento disattivare degli specifici permessi delle applicazioni in ogni momento sulle ultime versioni di Android e di iOS.