Questa è la fine che l’avorio, i corni sottratti a migliaia di elefanti e rinoceronti dai bracconieri, fa. Bruciata nell’enorme Nairobi National Park, in Kenya, a monito anche per gli altri bracconieri.

Si tratta del 34esimo rogo di avorio nella storia, e non certo il primo che avviene in Kenya. L’iniziativa è un simbolo forte contro la caccia illegale che ogni anno miete migliaia di esemplari, ormai in via d’estinzione. Le 105 tonnellate di avorio bruciate sono le zanne di quasi settemila elefanti.

L’iniziativa è sostenuta dal Kenya Wildlife Service e da Stop Ivory, oltre che dall’Africa Wildlife Foudation, e da Save the Elephants.
I roghi di avorio sono un simbolo contro i bracconieri, anche se deve essere fatto di più per bloccare al principio questa caccia che sta spingendo sull’orlo dell’estinzione intere razze. E per bloccare anche il mercato che richiede in continuazione l’avorio, l’oro bianco. D’accordo con l’iniziativa anche il presidente di WWF Italia.