Facebook e la sua doppia faccia: negli ultimi mesi, stanno crescendo in maniera esponenziale le richieste fatte da parte dei governi a Facebook, per ottenere informazioni circa determinati utenti. Negli ultimi sei mesi del 2015 le domande sono state più di 46mila, circa il 13% in più rispetto alle 41mila del primo semestre del 2015.

I governi richiedono soprattutto dati per indagini relative a crimini commessi dagli utenti. I dati emergono da un rapporto dalla Società di Trasparenza. I primi della lista sono gli Stati Uniti d’America, che nel 60% dei casi richiedono anche di non notificare agli utenti l’avvenuta richiesta dei dati. Dopo di loro c’è l’India, poi il Regno Unito, la Germania, e la Francia. Con 1525 casi l’Italia si trova al sesto posto.

Il boom delle richieste a livello internazionale è dovuto anche al fatto che molti governi chiedono la cancellazione di contenuti che sono contrari alle leggi statali. Solamente in Francia sono state rimosse almeno 22mila foto in seguito alla circolazione di immagini, dopo gli attentati di Parigi, non consone secondo il governo francese.