Gli ultimi colpi della cosiddetta “banda del buco” hanno riguardato il CAF, Paniccia Legnami, Alipas, la Confartigianato e FTL ferramenti.
La banda del buco mantiene sempre il solito modus operandi: un grosso buco nel muro che permette ai ladri, sicuramente una squadra organizzata, di portare via materiale e denaro.
Questa volta il colpo è costato qualche centinaia di euro, telefoni, pc, e vari materiali da lavoro. Una cassaforte è stata smurata, ma conteneva solamente documenti. Ovviamente i ladri si lasciano alle spalle danni per migliaia di euro, demolendo muri e pareti. I malviventi utilizzano un muletto per sfondare le pareti e poi derubano tutto quello che trovano. Colpiscono quasi sempre attività imprenditoriali, tanto che alcune volte le loro incursioni si sono rivelate un nulla di fatto, dato che si sono trovati solamente di fronte a documenti e carte.
Gli imprenditori ed i commercianti, infuriati, chiedono più controlli da parte delle forze dell’ordine per scongiurare simili casi. Dal canto loro, le forze dell’ordine lamentano che l’organico sia ridotto al minimo.
Al CAF i ladri se ne sono andati con uno scarso bottino, appena 50 euro, mentre all’Alipas sono riusciti a sottrarre diversi trapani e cento euro.
Adesso le imprese interessate sono veramente disperate: chi sarà il prossimo?