E’ la terza volta che accade che un giudice blocchi WhatsApp in Brasile, e le motivazioni bene o male sono sempre le stesse. Ieri un giudice di Rio de Janeiro ha imposto il blocco di WhatsApp, immediato, in tutto il Paese. Il giudice, che si chiama Daniela Barbosa, ha richiesto il blocco del più famoso servizio di messaggistica del mondo per tutte le compagnie telefoniche.

Il motivo, ancora una volta, è che Facebook (alla quale fa capo WhatsApp) non ha voluto fornire le informazioni utili in un’inchiesta nei confronti di alcuni presunti narcotrafficanti. Visto la scarsa collaborazione da parte del servizio, i giudici brasiliani ordinano l’alt immediato di WhatsApp. Trasgredire al divieto può costare caro alle compagnie telefoniche, in tutti i sensi: una multa di 50mila reais, circa 13mila euro, per ogni giorno di violazione del divieto. In Brasile gli utenti di WhatsApp sono quasi 100 milioni.

Il co-fondatore del servizio di messaggi, Jan Koum, si è detto “sconcertato” del blocco, ed ha assicurato gli utenti che il servizio riprenderà appena possibile.
In tutti i casi in cui la magistratura in Brasile ha richiesto il blocco di WhatsApp, Facebook si era rifiutata di concedere informazioni circa messaggi di persone sospette, anzi aveva incrementato la crittografia delle conversazioni.