Chissà quante volte tanti pensionati si sono visti richiedere il rimborso di denaro erroneamente erogato dall’Inps. Si sono sentiti frequentemente casi di cronaca che riportavano situazioni di questo genere. Ora basta, la Legge ha messo la parola fine alla restituzione di denaro agli Enti erogatori di pensione, o meglio, la pietra tombale su questo l’ha messa la Cassazione che ha emesso una sentenza che fa giurisprudenza, cioè un precedente che deve essere considerato in ogni grado di giudizio da parte dei giudici nel valutare i diritti dei ricorrenti.
In sostanza, la sentenza della Cassazione determina il riconoscimento del diritto dell’Ente a rettificare un errore fatto erogando somme oltre il diritto del beneficiario ma non a chiedere in restituzione di somme se non originate da dolo del pensionato. La somma erogata potrà essere decurtata, quindi, se erogata per errore, solo a seguito di rettifica ma mai per le somme pregresse già erogate.
Se la somma erroneamente erogata in più deriva, ad esempio, da false o errate dichiarazioni del percettore, allora in quel caso l’Inps potrà richiederne la restituzione.