Don Antonio Lorenzo, presidente di una nota associazione per la lotta alla dipendenza da droghe di Ceprano, “La Torre”, ha lanciato un personale appello contro l’uso sempre più diffuso del crack fra i giovani, la coca che si fuma che spopolò negli anni Ottanta negli USA e che ancora oggi è diffusa in molte zone del mondo.
La battaglia personale di Don Antonio contro la droga e la dipendenza passa anche attraverso un appello accorato rivolto alle famiglie ed alle istituzioni.
Per Don Antonio, quella di adesso è una vera e propria “epidemia del crack” sul territorio del frusinate.
Il crack, ricorda il sacerdote, è una droga “più accessibile” in quanto è venduta a dosi molto piccole e che tutti possono acquistare senza troppi problemi economici. Innumerevoli i rischi del suo utilizzo: porta a danni ai reni, al cuore, psicosi, paranoia, danni al sistema circolatorio e riproduttivo, e incrementa le possibilità di ictus e di morte per infarto.
L’appello finale è rivolto proprio ai giovani. “Date ascolto a chi, senza presunzione, sa quali danni devastanti procura ogni tipo di droga sulle persone, sulla famiglia e sulla società: state lontani dalla droga e, se vi occorre, non esitate a chiedere aiuto” dice Don Antonio.