Informazioni riguardo passato, presente, futuro, soldi, amore e lavoro sono gli elementi principali, che possono essere svelati attraverso la lettura delle carte e sono sempre più numerosi gli italiani che si rivolgono ai cartomanti per scoprire quante più notizie possibili. C’è ancora un percentuale di prevenuti e scettici che si domanda “cos’è precisamente la cartomanzia?” “funziona sul serio?” oppure “come si leggono le carte per scoprire il futuro?”
La cartomanzia è un metodo di divinazione effettuato tramite il consulto di un mazzo di carte (i Tarocchi, le Sibille, le carte Napoletane, e così via).
Il mazzo dei tarocchi, il più utilizzato per i consulto di cartomanzia, è composto da 78 carte di cui 22, denominate arcani maggiori, raffigurano un’iconografica di derivazione cristiana (per esempio il Diavolo, l’Angelo, la Forza…). Le 56 carte restanti, sono denominate Arcani Minori e consistono delle tradizionali carte sa gioco a semi italiane (coppe, spade, denari, bastoni).
La differenza sostanziale tra le due tipologie di carte sta nel fatto che gli Arcani Maggiori rappresentano simboli universali, riconducibili ad esperienze di vita, mentre gli Arcani Minori sono una corta di punteggiatura dei responsi.
I tarocchi descrivono, tramite il linguaggio figurato, esperienze e schemi di vita umana. Proprio per questo possono essere utilizzati come strumento di analisi alla pari dei sogni nelle terapie psicoanalitiche.
Come è possibile che i Tarocchi forniscano una risposta su passato, presente e futuro di una persona (o altre informazioni su altri tipi di eventi)?
Il cartomante estrae le carte dal mazzo ed ottiene indicazioni e risposte che deve interpretare in base alla sua esperienza, alla sua sensibilità ed alla sua conoscenza. La magia non è nelle carte. Queste ultime si manifestano attraverso determinati simboli e sequenze in modo tale che il cartomante possa leggere la risposta.
I segni ed i simboli non emergono da soli, occorre sempre un cartomante che ne sappia interpretare il significato e che li metta in relazione con il contesto che riguarda il consultante.