Accogliere i richiedenti asilo, mentre si attende il disbrigo delle pratiche, nella base Expo. E’ questo il progetto che solletica Milano: reinventare l’enorme base dove è sorto Expo per poter accogliere i richiedenti asilo. Anche perché le strutture di prima accoglienza della Fondazione Arca, situate nella stazione centrale di Milano, non sono assolutamente sufficienti: più di un centinaio di persone, di notte, dormono per strada e spesso il cibo non basta per tutte le persone che si presentano.

Maroni però oppone delle critiche: “Rischiamo che quello divenga il campo profughi di Milano e e di trasformare l’area Expo in un campo profughi è un peccato perché credo che sarà complicato poi attrarre gli investimenti”.
Insomma, l’idea del campo Expo per migranti può anche sembrare una buona idea, ma bisogna evitare che si trasformi in una sorta di ghetto, anche perché, come è stato fatto notare, i migranti spesso e volentieri si vogliono fermare a Milano nell’impossibilità di raggiungere il Nord Europa.

Il rischio è che si possa creare un ghetto occupato solamente da stranieri. Parisi pensa già ad un referendum per chiedere alla popolazione che cosa ne pensi della trasformazione del campo Expo in campo profughi. Intanto continua la raccolta in Via Sammartini dei beni per l’igiene e di vestiario.