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Ogni anno c’è un appuntamento fisso in relazione al cambio gomme invernali: si tratta della scadenza di metà novembre, che porta in dote un obbligo ben preciso da rispettare per poter circolare in maniera corretta sulle strade italiane, ovvero quello di usare le gomme da neve, togliendo quelle estive, che potranno essere di nuovo utilizzate a partire dal mese di aprile.

In commercio, come ben sappiamo, c’è un’infinità di gomme invernali e, di conseguenza, diventa anche difficile capire e orientarsi in fase di scelta su quelle migliori in base alle proprie esigenze. Uno degli aspetti più importanti da tenere d’occhio è senz’altro quello legato alla misura e alla tipologia, due caratteristiche che sono specificate direttamente all’interno del libretto di circolazione di ogni vettura.

La differenza tra gomme termiche e gomme da neve

Il primo passo è quello indubbiamente di comprendere a fondo gli aspetti che diversificano due grandi categorie, ovvero le gomme invernali da quelle termiche. In realtà, tale differenza ormai ha poco senso di esistere, dal momento che in commercio ci sono solamente le gomme termiche, visto che sono decisamente in grado di garantire prestazioni migliori su terreni scivolosi.

Le gomme termiche si caratterizzano per avere un battistrada realizzato con una mescola del tutto particolare: infatti, combinata a delle lamelle di ridotte dimensioni, è in grado di riscaldarsi molto più in fretta, portando in dote un livello di aderenza senz’altro migliore quando c’è da affrontare una strada che ha un asfalto particolarmente freddo.

In buona parte del territorio italiano, come abbiamo detto in precedenza, vige l’obbligo di applicare le gomme invernali a partire dal 15 dicembre fino al 15 aprile dell’anno successivo. In riferimento all’operazione di montaggio e di smontaggio delle gomme invernali, è il Codice della Strada a prevedere anche un periodo di tolleranza, che è pari a 30 giorni.

È chiaro che ci sono delle situazioni in cui bisogna acquistarle in autonomia, mentre in altre, invece, si potrà contare su un importante supporto. Spesso, un servizio di noleggio a lungo termine (come quello proposto qui) offre il pack di gomme invernali con una piccola somma aggiuntiva alla rata mensile.

L’importanza di tenere d’occhio lo spessore

Rispetto a quanto avviene con le gomme estive, quelle invernali presentano uno spessore decisamente maggiore del battistrada. È proprio questa peculiarità che permette un riscaldamento molto più rapido, in grado di garantire un alto livello di aderenza su ogni tipo di substrato che è particolarmente freddo, ma anche molto scivoloso.

Per avere la certezza di poter affrontare un viaggio, di qualsiasi durata, in modo sicuro, è molto importante verificare sempre lo spessore che caratterizza le gomme termiche. Nel caso in cui non dovesse superare la soglia pari a 1.6 millimetri, ecco che si dovrà provvedere con la sostituzione delle gomme invernali. Altrimenti, il rischio è quello di subire una serie di sanzioni, ma anche quello, di proporzioni ancora più gravi dato che mette in pericolo l’incolumità delle persone, di finire fuori strada e di non riuscire più a gestire la vettura.

Attenzione anche al simbolo

Per orientarsi nella scelta delle migliori gomme termiche per le proprie esigenze, è importante tenere d’occhio i simboli che vengono applicati sulla spalla della gomma. Ad esempio, la dicitura “M+S” vuol dire che quella gomma ha una caratteristica tale da sopportare mud and snow, ovvero fango e neve. Tutte le gomme invernali dovrebbero avere una simile caratteristica, oltre a presentare pure il simbolino del fiocco di neve.

In commercio si possono trovare numerosi marchi che mettono a disposizione cataloghi piuttosto vasti di gomme termiche. Nella scelta, è necessario tenere in considerazione in modo particolare l’uso che si fa dell’auto. In caso di lunghi viaggi, è bene optare per il montaggio di pneumatici Touring, mentre altrimenti ci si può orientare su altri modelli, che si adattano magari di più a vetture che circolano di solito solo in città.