Nodi ancora irrisolti sulle pensioni. Denuncia della CGIL.
Secondo il più grande sindacato italiano, la CGIL, l’intervento sulle pensioni targato Renzi-Poletti, lascia ancora aperti dei temi importanti rispetto alle pensioni.
In particolare, la CGIL punta il dito contro la mancata soluzione definitiva del grave problema degli esodati, a cui è stata data una soluzione soltanto parziale che coinvolge in totale 167.795 lavoratori mentre altri, tanti, non rientrano nell’ottava tutela prevista dalla riforma.
Ancora irrisolta anche la questione relativa ai lavoratori precoci, quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare in giovane età, arrivando a 41 anni di lavoro e che ancora, per effetto della famigerata legge Fornero devono attendere ancora anni per andare, finalmente, in pensione. Ora si attendono i decreti attuativi della riforma Renzi-Poletti, che dovrebbero arrivare entro il mese di marzo ma i nodi irrisolti dovranno essere affrontati dal nuovo Governo Gentiloni e dal vecchio e nuovo ministro del lavoro Poletti, sempreché resti al suo posto, vista la bufera che si sta abbattendo sulla sua persona, soprattutto per le affermazioni rispetto ai giovani espatriati per trovare un lavoro.