La storia di Frosinone
Frosinone è una città italiana che conta ad oggi poco più di 46000 abitanti ed è un capoluogo di provincia del Lazio. Un centro importante che vede nella sua storia la derivazione attuale di snodo industriale e commerciale dell’intera regione. Andiamo a vedere storicamente che tipo di evoluzione ha avuto e come si è arrivati allo sviluppo attuale.
La città era nata con il nome di Frusna, di derivazione volsca, evoluta poi in Frusino sotto l’influenza romana, e ha reperti che risalgono addirittura al II secolo, pertanto abbiamo alle spalle millenni di storia. Addirittura ci sono stati dei ritrovamenti stimati del Paoleolitico inferiore, e si parla di circa 250.000 anni fa, relativi a possibili insediamenti presenti nella zona in cui sorge ora la città.
Mentre circa 4000 anni fa era presente un’ampia zona abitata, segno che la zona è sempre stata vista come di riferimento per accampamenti o per stabilirsi, forse anche a causa dell’ambiente circostante e la posizione geografica.
Dal punto di vista religioso ebbe importanti influenze e coinvolgimento nell’evoluzione del cristianesimo. Basti pensare che due pontifici sono nati a Frosinone: Ormisda e Silverio che furono padre e figlio. Oggi i due sono patroni della città.
Nella sua storia, anche medievale, la città fu più volte attaccata dai barbari e non solo, e fu più volte distrutta e poi ricostruita dalle fondamenta. Dipende da Roma data anche la vicinanza e collegata per approvvigionamenti, in quanto veniva sfruttata per le attività agricole.
Un altro trauma importante arrivò nel cinquecento, con la città che venne fortemente colpita dai Lanzichenecchi che portarono di fatto la peste, malattia mortale che fece numerose vittime, non solo nel centro, ma si estese anche su “stati” esteri. Il collegamento diretto con Roma servì anche a proteggere la città, grazie alla protezione che veniva fornita dal Papa.
Con lo sviluppo e l’evoluzione furono anche costruite delle strutture militari, tra cui ad esempio la Rocca che ancora oggi è presente sul territorio. Una struttura di quel tipo era importante per il controllo del territorio anche pensando a Roma in termini difensivi. Nel 1500 fu stabilita a Frosinone la residenza dei governatori pontifici, con tutto quello che ne derivava in termini di personale e allocazione del popolo.
Questo movimento favorì un incremento demografico della città, che man mano ha sempre ricoperto un ruolo più importante nella gestione del territorio. Anche durante l’occupazione francese l’intera città fu messa a dura prova con una ribellione che sfociò di nuovo in ottica bellica.
Città in guerra con relativi danni a case e strutture. Addirittura questa rivolta del 1798 viene ricordata ancora oggi nella Festa della Radeca che corrisponde al Carnevale nella città di Frosinone.
Nell’ultimo secolo c’è stato un importante sviluppo e aumento della popolazione. Basti pensare che durante la prima guerra mondiale sia il centro di Frosinone che i piccoli villaggi disseminati in ottica agricola contavano 12000 abitanti circa, mentre oggi come precisato all’inizio sono quasi il quadruplo.
Questo sviluppo e incremento è stato possibile poi anche nonostante un altro conflitto mondiale arrivato 30 anni più tardi, che chiaramente ha portato con sé una nuova ondata di distruzione e successiva ricostruzione delle strutture più importanti.
Come tutte le altre città nel dopoguerra ha visto un incremento di attività legate al settore secondario e terziario e una riduzione di quello primario. Ad oggi più della metà degli abitanti sono nel terzo settore e si occupano del pubblico, di commercio e forniscono servizi. Sono ancora in ricostruzione diverse strutture fondamentali come la Prefettura, la Banca d’Italia, Il Palazzo di Giustizia e diversi altri edifici storici relativi ai servizi per la popolazione e non solo.
La storia di Frosinone ha visto diverse invasioni, distruzioni o guerre vere e proprie, ma ad oggi continua ad essere un centro importante, un capoluogo, e storicamente è sempre resuscitata dalle proprie ceneri.