Governo, taglio Irpef redditi medi allo studio: servono 3 miliardi di euro
Dopo il bonus da 80 euro in busta paga riconosciuto ai lavoratori dipendenti del settore privato, il Governo italiano presieduto dal Premier Matteo Renzi è a quanto pare al lavoro per abbassare la pressione fiscale a carico dei contribuenti che percepiscono redditi medi, ovverosia a carico di coloro che annualmente dichiarano da un minimo di 28 mila euro ad un massimo di 55 mila euro.
La riduzione della pressione fiscale a carico dei redditi medi potrebbe avvenire attraverso un mini-ritocco delle aliquote Irpef, ed in particolare di quella al 27% che scatta, ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, a partire dai 28 mila euro di reddito, e quella del 38% che in maniera progressiva si applica sopra la soglia di reddito dei 55 mila euro.
In accordo con quanto riportato da IlMessaggero.it, l’ipotesi del taglio delle aliquote Irpef per i redditi medi avrebbe per lo Stato un costo annuo pari a 3 miliardi di euro che in teoria sarebbero facilmente reperibili.