Frosinone, cittadini bruciano le bollette dell’ACEA sotto la Prefettura

Bollette dell’acqua che vanno da qualche centinaia di euro a quelle da 14mila euro. Sono bruciate tutte assieme ieri, nel corso di una protesta sotto la Prefettura, in Piazza della Libertà. Erano presenti almeno 300 cittadini che volevano che qualcuno li ascoltasse e che muti la gestione del servizio dell’acqua.
Le voci dei cittadini sono tutte concordi nell’affermare che i costi delle bollette dell’acqua sono insostenibili. Il corteo è partito alle 19 di sera dal Palazzo della Provincia.

Un anziano lamenta che la bolletta da pagare è di 800 euro, quasi il doppio della sua pensione. “Io non pago” urla un altro manifestante. Manifestano contro “chi specula su un bene primario che non è di loro proprietà, perché, dobbiamo ricordare e gridare forte, che l’acqua è un bene pubblico” ricorda un altro manifestante.
Uno dei casi che colpisce di più è quello di un uomo che ha ricevuto una bolletta che va dal 2012 al 2016, il cui importo è di quasi 15mila euro.

L’uomo, disoccupato e con a carico due persone disabili, è disperato. Severo Lutrario, del Comitato Provinciale Acqua Pubblica, ricorda che alcune persone hanno portato con loro bollette da 11mila, 8mila, 14mila euro. Situazioni difficili, laddove non impossibili. I cittadini manifestanti si sono anche lamentati del divieto della questura di utilizzare amplificatori.

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