Corruzione e appalti per i Casalesi: 9 arresti

Nuove storie di corruzioni ed appalti a Napoli, dove sono stati eseguiti nove arresti nel corso di un’indagine avvenuta fra Lazio e Campania. L’indagine riguarda un presunto giro di tangenti, che sarebbe arrivato direttamente a beneficio del clan mafioso dei Casalesi. Ad essere indagato anche il presidente del PD campano, Stefano Graziano, che si è dimesso, e l’ex sindaco di Casertano.

Le abitazioni e l’ufficio di Graziano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, sono state perquisite dalle forze dell’ordine.
Subito si è scatenato il dibattito politico sull’ennesimo membro del PD che risulta coinvolto in affari loschi, spesso a braccetto con la Mafia. Il vice segretario nazionale del PD, Guerini, ha chiesto chiarezza sulla faccenda, mentre l’opposizione è insorta.

L’indagine riguarda appunto un giro di mazzette e tangenti che riguarderebbero il restauro di un Palazzo storico, quello di Teti Maffuccini, dove venne ospitato perfino Giuseppe Garibaldi.
Ad eseguire le indagini sono stati i carabinieri di Caserta e la polizia tributaria della Guardia di Finanza, che ha anche emesso le ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli arrestati. Ad essere arrestati imprenditori, un funzionario del comune, l’ex sindaco, e altri soggetti sospettati di aver avuto un ruolo chiave nell’ennesimo caso di corruzione.

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