Sanità italiana verso il crac in dieci anni, serviranno almeno 200 miliardi

La sanità italiana deve essere più efficiente, e deve essere tale in tempi brevi altrimenti da qui a dieci anni rischia il crac a causa di costi per l’SSN che potrebbero lievitare fino a 200 miliardi di euro l’anno. Questo è quanto emerso, tra l’altro, da un rapporto che al Senato è stato presentato dalla Fondazione Gimbe nel promuovere cure appropriate in base a quelle che sono le evidenze scientifiche.

Ed invece attualmente nella sanità pubblica italiana non ci sono solamente le frodi e gli abusi, ma anche troppe prestazioni da ‘sovra-utilizzo’, dalle troppe tac alle risonanze magnetiche e passando per i parti cesarei, ai quali si ricorre anche quando non è necessario, e per le troppe visite specialistiche cui va aggiunta l’eccessiva prescrizione di farmaci. E chiaramente da qui a dieci anni, al netto degli sprechi, la spesa annua per l’SSN tenderà inesorabilmente a lievitare a causa dell’invecchiamento medio della popolazione.