In Italia muoiono più persone di quante non ne nascano. L’impietoso ritratto della denatalità italiana ci è stato regalato l’anno scorso dall’indagine ISTAT, e oggi l’Eurostat riconferma lo stesso dato, rincarando la dose: l’Italia è il Paese europeo dove nascono meno bambini e la popolazione, per la prima volta dall’unità d’Italia, sta diminuendo. Certo, questi dati valgono se si tiene conto degli autoctoni: sono infatti i migranti ad alzare l’asticella delle statistiche.

Nel 2015 in Europa sono nati 5,1 milioni di bambini, nello stesso anno sono morte 5,2 milioni di persone, un incremento del 6% rispetto al 2014. Eurostat osserva che “è la prima variazione negativa della sua popolazione conosciuta dall’UE”.
La fascia d’età più diffusa in Europa è quella fra i 45 ed i 49 anni, ma nel futuro aumenterà quella fra gli 80 e gli 84 anni.

Si vive di più, nascono meno bambini. I Paesi europei dove nascono più figli sono il Regno Unito, la Svezia, la Francia, l’Irlanda: in queste nazioni, il tasso di natalità supera ancora quello di morte. L’Italia è il Paese con il più basso tasso di natalità d’Europa: nel 2015 sono nati 486mila bambini, la metà di quelli nati in Francia.
Sarebbe forse ora di pensare a politiche per la famiglia e per il sostegno delle giovani coppie.