Una delle novità più importanti per quel che riguarda le pensioni è l’anticipo pensionistico, noto anche come APE. Si tratta di una soluzione in base alla quale il pensionato che rispecchia determinate condizioni potrà decidere di andare in pensione prima del tempo ricorrendo ad un prestito che possa andare a coprire gli emolumenti mensili incassati in fase di pensione anticipata. Per maggiori informazioni vi rimandiamo alla guida sull’APE di InPensione.

Nel momento in cui scriviamo c’è stata l’approvazione della legge di Bilancio, ma alcuni punti devono ancora essere chiariti e, a tal proposito, si attendono dei decreti attuativi che dovrebbero essere pubblicati entro il primo trimestre 2017.

La norma Ape entrerà in vigore, infatti, dal 1° maggio 2017, e per quella data occorrerà farsi trovare pronti.

Quello che si sa, ad oggi, è che l’Ape partirà in due modalità:

  • Ape agevolato, solo per quattro categorie di lavoratori che sono in una condizione di difficoltà, ovvero gli invalidi, i disoccupati, le persone che devono assistere dei parenti stretti portatori di disabilità e gli addetti alle mansioni gravose. La condizione per poter prendere parte all’Ape agevolato è quella di avere almeno 30 anni di contributi (che diventano 36 anni nel caso di fa lavori presso mansioni gravose);
  • Ape volontario, per il quale occorre avere almeno 20 anni di contributi alle spalle e meno di 3 anni e 7 mesi dall’età della pensione di vecchiaia.

Quanto costerà l’APE?

Facciamo due conti in termini di Ape volontario, che è la soluzione per la quale occorrerà chiedere un finanziamento.

In media, questa decisione costa tra il 5 ed il 6% per ogni anno in cui si va in pensione prima. Se immaginiamo un prestito con TAN del 2,5% e una spesa del 29% per poter stipulare una polizza assicurativa contro la premorienza (obbligatoria), se si volesse andare in pensione prima del tempo, con Ape volontaria, sfruttando il massimo dell’anticipo, ovvero tutti i 3 anni e 7 mesi prima della pensione classica, la spesa per il rimborso delle rate, che graverà sulla pensione finale, potrebbe arrivare fino al 20% circa.

Tale decurtazione sarà maggiore nei primi anni di pensione e mano a mano andrà a diminuire (ricordiamo che il finanziamento ha una scadenza di 20 anni). Attenzione al fatto che il totale delle rate pagate sarà di 260, quindi includerà anche la 13°.

Come fare il calcolo dell’Ape

Per poter calcolare quanto costerà l’APE, ecco un interessante calcolatore Ape di Pensionioggi.it , gratuito, che permette di fare dei conteggi a seconda delle proprie condizioni specifiche. Sarà possibile scegliere l’importo della pensione lorda, l’importo dell’APE, il premio assicurativo e il TAN di base. Inoltre, per avere un calcolo preciso occorrerà anche stabilire la durata dell’anticipo, ovvero quanto tempo prima si vuole andare in pensione.

L’azienda presso cui il pre-pensionato lavora potrà intervenire per diminuire la spesa a carico dello stesso: in questo caso sarà necessario che l’impresa versi la contribuzione legata agli ultimi stipendi che il lavoratore avrebbe percepito nel periodo di percezione dell’APE volontaria.

In questa maniera l’incidenza del prestito sarà compensato dal fatto che si riceverà un importo pensionistico maggiore rispetto a quello che viene calcolato di consueto (ovvero senza versamento degli stipendi da parte dell’azienda).