Il nome ufficiale era “Decreto appropriatezza”, ma la maggior parte delle persone lo rammenta come “Decreto taglia-esami”. Si trattava di un decreto che subordinava la prescrizione da parte del medico di molti esami, almeno 200, alla rispondenza dei sintomi o condizioni del paziente rispetto ad una rigida griglia. Questo decreto limitava la libertà del medico di prescrivere esami, subordinandola ad un giudizio, appunto, di appropriatezza, allo scopo di ridurre le spese.

Ma adesso non è più in vigore, è stato abrogato dal 14 luglio, quando il Ministro della Salute Lorenzin ha presentato i nuovi LEA, o Livelli Essenziali di Assistenza, che abrogano di fatto i precedenti. Torna quindi la libertà per i medici di prescrivere senza vincoli la maggior parte degli esami; solamente per una quarantina di esami, fra cui quelli di radioterapia e quelli genetici, rimane l’obbligo di seguire determinate regole. Solamente per essi la rimborsabilità da parte del SSN è subordinata ad alcune condizioni.

Esami meno complessi, invece, potranno essere prescritti in libertà, indicando sull’impegnativa la diagnosi. Viene quindi ristabilita l’autonomia della scelta, in quanto il medico che non si attiene alle indicazioni non rischierà più multe oppure sanzioni di vario tipo.
Le norme entreranno in vigore quando il Ministero di Economia e Finanza firmerà il nuovo decreto.